La grafica raster o bitmap e la grafica vettoriale sono due sistemi completamente diversi tra loro, che però possono lavorare insieme per aiutarvi a realizzare i vostri progetti di graphic design nel migliore dei modi.

Con questi due articoli voglio spiegarvi quali sono le differenze, i vantaggi e gli svantaggi di ogni tecnica, concentrandomi sul lato pratico. Vedremo infine quali sono i formati di salvataggio più utilizzati, analizzandone le caratteristiche. Pronti a cominciare?

Cos’è la grafica raster o bitmap?

Le immagini raster hanno una struttura molto semplice e intuitiva. Sono costruite su una griglia ortogonale le cui celle prendono il nome di pixel, e ad ognuna di esse viene associato un colore. Immaginiamo quindi un mosaico composto da tasselli tutti uguali, ognuno con un proprio colore. L’immagine prende forma grazie all’unione di tutti questi tasselli. Più pixel usiamo, più l’immagine sarà definita. Questo è il principio su cui si basano tutte le foto digitali, semplice no?

La grafica raster è perfetta per l’uso di immagini reali, come le fotografie, e per modificarle tramite fotoritocco. Il software Adobe dedicato è il famosissimo Adobe Photoshop, che potete scaricare qui.

Grafica raster o bitmap: caratteristiche

Risoluzione

Definizione: la risoluzione di un’immagine raster è il numero di dot o pixel per unità di misura di lunghezza. Gli standard più importanti sono due, PPI e DPI.

Per chiarire meglio questa definizione, ecco i concetti base da conoscere:

  • Dot (o punto): è l’unità base della stampa, il più piccolo punto di inchiostro che una stampante può depositare sulla carta.
  • DPI (Dot Per Inch): unità di misura della risoluzione per la stampa, indica quanti dot (o punti) della stampante ci sono in un pollice (2,54 cm).
  • Pixel: è l’unità base di un’immagine digitale, ogni pixel è caratterizzato da un colore.
  • PPI (Pixel Per Inch): unità di misura della risoluzione per gli schermi, indica quanti pixel ci sono in un pollice (2,54 cm).

Profondità

Definizione: la profondità di un’immagine raster, detta anche profondità di colore, indica quanti bit sono usati per rappresentare il colore di ciascun pixel. Più bit usiamo, più colori possiamo riprodurre.

Ecco qualche esempio:

  • 1 bit: 2 colori, bianco e nero
  • 8 bit: 256 colori, tipico delle GIF
  • 16 bit: circa 65.000 colori
  • 24 bit: circa 16,7 milioni di colori standard RGB, 8 bit per ciascun canale (R, G, B)
  • 32 bit: come il 24 bit più il canale alfa che include la trasparenza

Perché è importante?

Una maggiore profondità genera immagini più realistiche e sfumature più morbide, ma anche file più pesanti. Una bassa profondità riduce i colori disponibili e il peso dei file, è utile per risparmiare spazio di memoria o per effetti stilizzati come la pixel art.

Dimensione

Definizione: la dimensione di un’immagine raster indica il numero di pixel di larghezza e di altezza per un’immagine. Per convenzione il primo numero è la larghezza, mentre il secondo è l’altezza. Ad esempio 1920×1080 px, uno standard chiamato anche Full HD.

Grafica raster o bitmap: pro e contro

Pro: impatto visivo

La grafica raster è sicuramente una delle tecniche migliori per creare immagini dal grande impatto visivo. Dalla semplice foto al fotomontaggio, dalla copertina di un libro alla grafica pubblicitaria. Insomma, l’ideale se vogliamo catturare l’attenzione dell’osservatore!

Pro: realizzazione più intuitiva

In fase di realizzazione la tecnica della grafica raster è più intuitiva rispetto alla tecnica della grafica vettoriale. Questo però non deve portare il grafico ad utilizzare un solo programma per fare tutto. Ogni progetto deve essere valutato singolarmente per scegliere le tecniche di progettazione più adatte.

Contro: la qualità delle immagini dipende dalla loro dimensione

A differenza di un’immagine vettoriale la definizione di un’immagine raster dipende dalla sua dimensione. Immaginiamo di avere due immagini, di dimensioni diverse, che raffigurano esattamente lo stesso soggetto. L’immagine composta dal maggior numero di pixel è sicuramente quella più definita.

Attenzione: ad un elevato numero di pixel non corrisponde sempre un elevato livello di qualità dell’immagine. Oggi è molto semplice aumentare digitalmente le dimensioni di un’immagine. Il tempo e l’esperienza vi permetteranno di capire subito quando un’immagine è costituita da pixel effettivi o ricreati tramite software.

Convenzioni sulla risoluzione delle immagini: le immagini per il web hanno una risoluzione standard di 72 DPI mentre le risoluzioni per la stampa variano a seconda del formato. Lo standard per le stampe di piccolo formato è di 300 DPI, mentre per i grandi formati è di 100-150 DPI.

Contro: peso dei file

I file realizzati con la tecnica della grafica raster contengono un grande numero di informazioni. Il peso del file sarà direttamente proporzionale alle dimensioni e alla profondità dell’immagine.

Design tips: un piccolo trucco per contenere il peso del file .psd di Photoshop è quello di rendere invisibili tutti i livelli prima del salvataggio.

Immagini raster o bitmap: formati di salvataggio più utilizzati

Abbiamo a disposizione tanti formati per poter salvare le nostre immagini, che possiamo suddividere in tre gruppi.

Formati di salvataggio non compressi

Contengono tutti i dati del nostro file raster senza effettuare una compressione. Sono i formati che garantiscono maggiore qualità, ma anche quelli più pesanti per i nostri hardisk! Tra i più conosciuti troviamo il RAW, particolarmente indicato per le foto, e il BMP.

Formati di salvataggio “lossless”

Sono i formati compressi che permettono di mantenere tutte le informazioni relative all’immagine, limitando il peso del file. I più comuni sono il PNG (che permette di preservare gli sfondi trasparenti), il TIFF (che permette di conservare i livelli), e il GIF a 256 colori (con il quale si possono realizzare delle animazioni).

Formati di salvataggio “lossy”

Sono i formati la cui compressione determina una perdita di informazione, a vantaggio del peso ridotto del file. I più comuni sono il JPEG (utilizzatissimo nel web) e il GIF a più di 256 colori.

Conclusione

Oggi abbiamo dato una definizione di grafica raster o bitmap, abbiamo parlato dei pro e contro di questa tecnica e fatto una panoramica veloce dei formati di salvataggio più usati. Spero di avervi dato una buona base di partenza per approfondire le vostre conoscenze. Se ve lo siete perso, recuperate anche l’articolo sulla grafica vettoriale. Vi ringrazio per la lettura!